5 Ago 2018 - Web Design
La velocità di caricamento dei siti web è sempre di più un argomento di interesse e su cui si concentrano le attenzioni nella realizzazione di un sito.
Avevo già affrontato questo argomento al WordPress Meetup Arezzo. Qui puoi vedere le slide.
Quante volte hai sperimentato il fastidio di dover attendere diversi secondi prima che la pagina che volevi visitare si caricasse?
Questo fastidio è spesso il motivo per cui le persone decidono di passare ad un altro sito, rendendo vani tutti gli sforzi che abbiamo fatto per attrarre la sua attenzione e portarlo sulla nostra pagina.
La perdita dell’utente è senza dubbio, l’effetto più evidente di un sito lento. E se il tuo sito è un e-commerce, equivale anche ad una perdita economica.
Ma non è tutto qui, questa è solo la punta di un iceberg, perché le conseguenze possono essere anche più profonde.
La velocità del sito web per le persone
Abbiamo già visto quanto sia strategico mettere le persone al centro dell’attenzione, creare per loro contenuti interessanti, navigazione semplice.
E allora che senso ha fornire contenuti di valore se poi la loro fruizione è pessima?
Non è un caso se sempre di più si parla di User Experience Optimization, andando oltre al concetto di SEO (Search Engine Optimization). Ovvero offrire un perfetto mix tra contenuti e esperienza di navigazione, dove il ruolo della velocità di caricamento del sito web è uno degli elementi più importanti.
Il pagespeed per Google
Ma andiamo anche a vedere cosa succede nella parte dell’iceberg che non vediamo.
Come si legge in questo interessante articolo, dal mese di luglio 2018, Google ha annunciato come il pagespeed diventi ufficialmente un fattore di ranking nelle ricerche da dispositivi mobili (lo era già nelle ricerche da desktop). Quindi, per quanto resti il contenuto il protagonista del posizionamento, a parità di condizioni, la velocità sarà un fattore decisivo.
Ma non finisce qui. C’è un ulteriore elemento da considerare: il Crawl Budget.
In sintesi, per capire che cosa c’è all’interno dei vari siti, Google scansiona tutti i contenuti tramite un software automatico, ma vista l’enorme quantità di siti da esaminare, il tempo che questi software hanno a disposizione è limitato. Più veloce e più semplice sarà l’accesso ai contenuti del nostro sito, e più ne verranno posizionati sul motore di ricerca.
Capisci perché questo elemento non può più essere considerato secondario, ma deve essere parte integrante della strategia di progettazione di un sito web.
Come misurare la web performance
Ma come si misura la velocità di un sito?
Prima che tu vada alla ricerca di un cronometro su Amazon, è possibile misurare la velocità attraverso alcuni strumenti on-line:
Pingdom è uno de più diffusi e anche molto completo. Alla fine del test ci fornisce una serie di dati interessanti che ci permettono di capire anche quali siano gli elementi che influenzano la performance del nostro sito, e anche dove intervenire.
WebPagetest è un altro strumento interessante. Al termine del test ci elenca l’incidenza di tutte le risorse nel tempo di caricamento e ci dà anche alcuni dati relativi alla risposta dell’hosting.
Infine è obbligo citare PageSpeed Insight di Google. Per quanto non ami troppo questo strumento, resta pur sempre quello fornito da Google e un test è sempre consigliabile farlo.
Quali elementi incidono sulla velocità di un sito web
Contenuti
In primis i contenuti. Se stai caricando immagini da millemila mega, queste richiederanno molto tempo per essere caricate, rallentando l’apertura del sito.
Se non sai come ottimizzare le immagini, ti suggerisco questo articolo dove spiego come rendere perfette le nostre immagini.
E queste sono le slide del mio intervento al WordPress Meetup Arezzo.
Progettazione del sito web
Un altro elemento è la progettazione del sito. Soprattutto se sei un utilizzatore di WordPress, è probabile che l’utilizzo di alcuni temi acquistati su marketplace pieni di frullini vari, nevicate natalizie e stelline animate; e ancora di più l’utilizzo di pagebuilder, possono essere causa di tempi misurabili con la clessidra
Hosting
Inoltre, un’ulteriore variabile da analizzare è l’hosting, ovvero la risposta che ha la macchina dove risiede il nostro sito. Infatti potremmo avere un sito con un tempo di caricamento buono, ma su una macchina che inizia il caricamento dopo 2″. Il valore First byte di WebPagetest è un dato che può aiutarci in questa analisi.
Questi elementi (e anche altri) potrebbero essere la causa, o, più probabilmente le concause di un sito lento.
Quindi, se stai progettando un sito web o vuoi ottimizzare quello attuale, riepiloghiamo gli elementi su cui ti consiglio di porre attenzione:
- Hosting dignitoso
- Codice o tema WordPress ottimizzato
- Contenuti ottimizzati
Oggi la velocità di caricamento del sito non può essere considerata un plus, ma un elemento fondamentale nella strategia, e uno di quelli che può farci vincere la sfida con la concorrenza.