9 Ago 2019 - Web Marketing
“Le campagne Facebook, costano poco, ma non funzionano!”
Eccallà!
In 8 parole ci sono già i due motivi per cui è probabile che la campagna non abbia funzionato.
Se stai già pensando al budget, la mia risposta è un ni. Sicuramente il budget basso è un motivo, un buon motivo, ma anche un capitale adeguato, ma allocato male non avrebbe risolto il problema.
Se è vero, ed è vero, che l’elemento su cui dobbiamo porre attenzione è il risultato economico di una sponsorizzata, cioè quanto ha reso in termini di vendita il nostro investimento, è molto più probabile, che prima del budget ci sia un problema di progettazione.
Il budget è nulla senza strategia
semicit.
Di cosa parlo in questo articolo
- A cosa serve scegliere l’obiettivo e il target di una sponsorizzata?
- Come si definisce il pubblico per una campagna
- L’importanza della programmazione
Quando ci apprestiamo ad attivare una campagna sponsorizzata su Facebook, veniamo messi subito davanti a una scelta fondamentale: l’obiettivo della campagna. Successivamente, tra le altre cose, ci verrà chiesta un’altra informazione importante: il pubblico.
A cosa serve scegliere l’obiettivo e il target di una sponsorizzata?
Scegliere l’obiettivo significa definire, e far sapere a Facebook, cosa vogliamo ottenere da questo contenuto in modo che venga proposto alle persone più idonee a raggiungere il risultato.
Le persone, infatti, compiono un vero e proprio viaggio prima di arrivare ad acquistare un prodotto o un servizio, e durante questo viaggio cambiano il loro interesse, il loro approccio, e anche la propensione all’acquisto.
Di come e di quando entrano in gioco i vari canali durante il processo di acquisto, ne ho parlato in un articolo pubblicato sul sito di Quindo.it. Se pensi possa interessarti, questo puoi trovarlo qui.
A tal proposito ho anche realizzato un video:
Sintetizzando, possiamo rappresentare il processo d’acquisto con questo schema:
In questa tabella, che rappresenta l’efficacia dei canali di comunicazione nel processo di acquisto digitale, possiamo anche identificare con facilità l’obiettivo (conoscenza, interesse, acquisto, fidelizzazione), e sulla base di questo anche definire il pubblico.
Come si definisce il pubblico per una campagna
A seconda di quale momento stiamo affrontando, le persone assumono ruoli diversi:
Momento | Utente |
Conoscenza | Prospector |
Interesse | Visitatore |
Desiderio | Interessato |
Acquisto | Acquirente |
Fidelizzazione | Testimonial |
La prima cosa che notiamo, è che in questo schema, il pubblico non è più definito sulla base del genere, dell’età o dei gusti, ma sulla base di come ha interagito con noi e con la nostra piattaforma.
Riuscire a suddividere così il nostro pubblico sarà vincente per ottenere delle campagne con elevato rendimento.
Questo genere di profilazione, che si ottiene attraverso i pubblici personalizzati è il cuore di una campagna efficace, e per ottenerla abbiamo bisogno di tre ingredienti principali:
- Tochpoint intermedi su cui misurare cosa fanno gli utenti
- Tempo, necessario per popolare con un numero sufficiente queste caselle
- Budget adeguato a tale attività
L’importanza della programmazione
È semplice capire, che se vogliamo arrivare a popolare tutte queste caselle entro una certa scadenza, dobbiamo costruirci un percorso, anche temporale, in cui distribuire i nostri contenuti (touchpoint)
Facendo un esempio abbastanza generico touchpoint che possiamo definire potrebbero essere:
- Acquisto: Pagina prodotto su e-commerce
- Interesse: Articoli sul blog relativi alle possibilità di utilizzo del prodotto o ai suoi vantaggi
- Considerazione: Utilizzo dei social network per intercettare un pubblico in target
In questo modo, definito il momento in cui voglio ottenere il maggior numero di vendite, potrò progettare un percorso a ritroso per rendere più efficaci possibili le mie inserzioni attraverso un calendario editoriale.
In questa programmazione dovrò, ad esempio, prevedere:
- Pubblicazioni di articoli di approfondimento sul blog
- Schede prodotto esaustive e complete
- Metodologia per la suddivisione delle persone nei pubblici personalizzati (es. chi ha letto gli articoli del blog [interesse/interessato], chi ha visto le schede prodotto sull’ecommerce [propensione all’acquisto/acquirente])
- Attivazione delle campagne sulla base dell’obiettivo al pubblico personalizzato corretto
Non è un processo semplice, e il contributo di un professionista potrebbe essere di grande aiuto, ma l’intento non è quello di spiegare come impostare una campagna (anche perché non esiste una regola o un metodo sempre valido), ma l’obiettivo è di comprendere cosa sia necessario per far sì che una campagna funzioni: programmazione e budget adeguato.
In conclusione, attivare una campagna sponsorizzata può essere abbastanza complesso, ma se questa attività viene fatta bene i frutti arriveranno. per cui, prima di distribuire (inutilmente) un budget nell’arco di un interro anno, perché non provi a concentrarlo in un lasso di tempo ragionevole e a costruire una campagna efficace?