Le pagine interne. Progettarle con la stessa attenzione della home page

Le pagine interne. Progettarle con la stessa attenzione della home page

18 Ago 2018 - Web Design

Mi è capitato spesso, e capita ancora oggi, di trovarmi davanti a un sito web con un’home page accattivante e ben costruita, ma poi finire in pagine interne vuote, prive di qualsiasi struttura, con dieci righe di testo buttate là come fosse una pagina che nessuno aprirà mai.

Ma ti sei mai chiesto che impressione avrebbero le persone aprendo il tuo sito da quella pagina?

È una riflessione che ho fatto di nuovo, aprendo i dati di Google Analytics riguardanti il mio sito e notando che il 40% delle persone atterra sulla mia home page. Ad una prima occhiata mi è sembrato un dato fisiologico, il blog è relativamente recente, per cui è normale che i primi accessi arrivino proprio lì, ma poi mi sono soffermato sul dato complementare, ovvero che il 60% delle persone apre il mio sito web da tutte le altre pagine. Per quanto fosse un dato atteso, mi sono domandato quanti imprenditori abbiano mai prestato la giusta attenzione a questo valore, soprattutto dopo aver incontrato spesso pagine interne trascurate e inutili.

È come avere un grande negozio con diverse entrate dalle strade più importanti del centro storico, ma tenere pulita, ordinata e con i prodotti esposti solo la porta principale.
In questo modo avremo un pessimo approccio con tutte le persone che entrano da tutte le altre entrate.
Immaginiamo adesso di trasportare questo scenario nel mondo digitale: possiamo pensare le vaie entrare come riferite a singole categorie di prodotti (es. abbigliamento donna, abbigliamento uomo, etc.) ovvero, degli accessi personalizzati sulle necessità delle persone.

Le pagine interne di un sito web sono molto simili a quanto appena descritto, e permettono l’accesso a delle zone ben precise del nostro sito web: i servizi offerti, un prodotto, la pagina contatto, gli articoli di un blog, etc.)

Come arrivano gli utenti al sito web

Le visite che arrivano al nostro sito web possono provenire da diverse fonti: ricerca su Google, presenza del link sui vari profili social, condivisione di una pagina o di un articolo, campagne a pagamento.

Un esempio molto chiaro sono gli articoli che troviamo condivisi su una pagina Facebook, e che spesso sono collegati direttamente alla pagina dell’articolo stesso, e non alla home del sito.
Questa cosa capita spesso anche con gli annunci a pagamento, che possono essere collegati alla pagina di un prodotto o di una categoria di prodotti (pensiamo agli e-commerce).
Lo stesso vale anche nei motori di ricerca, quando, ad esempio, dopo aver effettuato una ricerca su Google, compare la home page seguita da alcune pagine interne divise in due colonne (sitelink).

sitelink pagine interne

Pensa a quante volte hai cercato informazioni su argomenti informatici e sei capitato sul sito aranzulla.it.
Quante di queste di volte sei arrivato sulla pagina specifica della risposta alla tua domanda? E quante volte invece sei arrivato in home page?

Da dove nasce questa scarsa attenzione alle pagine interne

Non posso dire con esattezza da dove nasca questa abitudine, ma posso immaginare che iniziare a pensare a un sito web dalla home sia un esercizio naturale, anzi, spesso ho visto proposte grafiche fatte presentando soltanto la home, e questo potrebbe già essere un primo elemento che distrae l’attenzione dalle pagine interne. L’altro, invece, potrebbe essere la diffusione poco professionale dei CMS, dove ci si preoccupa della fase di installazione e configurazione, e successivamente si lascia al cliente l’inserimento dei contenuti.
Infine, abbandonando le possibili cause professionali, dobbiamo anche considerare la presenza ancora molto ingombrante del cuggino, questa figura mitologica di cui abbiamo già parlato, che fa un po’ di tutto e spesso eccelle solo nel farlo male.

Come devono essere progettate le pagine interne

Non c’è una regola precisa, perché ogni sito ha le sue necessità e i suoi obiettivi, ma a meno che il tuo obiettivo non sia quello di mandar via le persone dal tuo sito, è facile intuire come sia necessario avere un contenuto interessante, composto da testo e immagini, e, se possibile anche video. Un altro elemento che può risultare utile alle persone è avere dei collegamenti evidenti con altri contenuti del sito che possono essere interessanti o collegati alla pagina che stiamo visitando (ad esempio articoli della stessa categoria). Infine, in molti casi, è consigliabile l’inserimento di una call to action (ad esempio la possibilità di prenotazione in fondo alla pagina di ogni appartamento in un B&B).

Ricordiamoci sempre anche di fare i test per verificare le funzionalità mobile, e di curare anche la componente grafica, rendendo la pagina armoniosa e attraente.

Io di solito raccolgo tutti questi elementi nei miei modelli strategici di cui ti ho già parlato qui.

Il Menu

Come avrai visto su questo sito, ho deciso di posizionare la voce chi sono quasi alla fine del menu. Questa scelta nasce dal fatto di voler dare alle persone che lo stanno visitando  un ordine logico dei contenuti, cercando di ordinare i contenuti secondo l’interesse del visitatore che immagino sia molto più interessato a cosa faccio e ai servizi che propongo, e successivamente a chi sono.
Nonostante ognuno sia alla ricerca dei suoi 15′ di notorietà, è presuntuoso pensare che la gente visiti il mio sito per conoscere la mia “bio”.

Il fatto di spostare la pagina chi siamo dopo i servizi, spesso è anche un modo per far comprendere agli imprenditori e agli artigiani il modo in cui le persone entrano in contatto con il sito.

Immagina che la tua azienda produca artigianalmente sedie in legno dal 1870. Secondo te, le persone che ti potrebbero trovare su Google, cercheranno “sedie in legno”, “sedie artigianali” oppure “falegnameria 1870”?

Questo esercizio tante volte mi ha aiutato a far percepire la necessità di curare la parte dei servizi offerti e dei prodotti con la stessa attenzione con cui viene scritto il testo della pagina chi siamo di un’azienda con molti anni di storia.
Non voglio essere frainteso: la storia di un’azienda, i suoi valori, saranno il valore aggiunto, ma prima dobbiamo portare le persone sul nostro sito per leggerlo.

Le pagine interne sono delle vere proprie porte da cui entrano nel nostro sito persone con un interesse specifico. Progettarle con attenzione è una scelta strategica fondamentale per accogliere le persone e metterle al centro dell’attenzione.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *